Fatti eventi e personaggi del 2014 - Videoraccolta

Anche il 2014 è ormai al temine ed è tempo di fare bilanci dell’annata appena trascorsa. Molte cose sono accadute. Ripercorriamo allora i fatti, i personaggi, gli eventi che hanno caratterizzato l'anno appena trascorso, e lo facciamo come di consueto con una bella raccolta di video. Un occhio particolare verrà dato anche ai contenuti virali, ai trailer, alle clip che hanno segnato il 2014.

Dal virus Ebola alla sonda Rosetta. Dai mondiali di calcio a quelli di pallavolo. E poi i film più visti, le musiche più ascoltate, e molto altro. Pronti a rivivere l’anno trascorso?

Giochi Olimpici invernali a Soči, in Russia
Dal 07 al 23 febbraio si sono tenuti a Soči i giochi della XXII Olimpiade invernale. A conquistare il maggior numero di medaglie sono stati i padroni di casa, saliti 33 volte sul podio, di cui 13 le medaglie d’oro. Per l’Italia solo due argenti e sei bronzi.

Musica del 2014
Lo scorso 22 febbraio si è tenuta la serata finale del Festival di Sanremo, la manifestazione canora più famosa in Italia che ha visto la vittoria di Arisa con il brano “Controvento”. Poi il 5 giugno è la volta della finale di “The Voice” con il fenomeno Suor Cristina. Bistrattata nelle vendite, la sua interpretazione è invece record di visualizzazioni su Youtube. Quasi 68 milioni, cifra astronomica per un video italiano. A livello internazionale il più visto è “Dark Horse” di Katy Perry con 748 milioni di click. Per quanto riguarda i premi e riconoscimenti internazionali, alla voce di miglior canzone, agli EMA (MTV Europe Music Awards) è stata premiata Ariana Grande (ft. Iggy Azalea) con Problem; ai Grammy Award la cantante neozelandese Lorde con il brano "Royals".









I film dell’anno 2014
Il 02 marzo si è tenuta la famosa notte degli Oscar, con l’assegnazione dei premi della 86ª edizione. Il film più premiato è stato “Gravity” di Alfonso Cuarón, che si portato a casa ben sette statuette. Altre tre vanno a “12 anni schiavo”. Ma per gli italiani verrà ricordato come l’anno della vittoria del Premio Oscar anche per “La grande bellezza”, regia di Paolo Sorrentino. Prestigioso riconoscimento che mancava da anni al cinema del nostro paese. A livello commerciale invece, il film più visto e con il maggior incasso nel mondo è “Transformers 4 - L'era dell'estinzione” di Michael Bay, uscito nelle sale il 16 luglio.







Crisi ucraina
Nel corso del 2014 è esplosa la crisi tra l’Ucraina e la Russia, nonché vi è stato un inasprirsi di tensioni tra la Russia e il mondo occidentale. Tra i momenti più critici, l’abbattimento del volo Malaysia Airlines 17 lo scorso 17 luglio.

Quattro Papi
Il 2013 è passato alla storia per L’elezione di Papa Francesco e la presenza di due Papi in vita. Lo scorso 27 aprile, alla presenza di entrambi, è avvenuta la canonizzazione di Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II. Migliaia di fedeli giungono a Roma per quella che alcuni commentatori hanno definito come “la giornata dei quattro Papi.”

Elezioni europee e crisi economica
Continua la crisi economica, con l’Italia colpita ancora in pieno. Nel frattempo, lo scorso 25 maggio si sono tenute le elezioni europee. Se qualche decennio fa avevano un significato in parte simbolico, oggi la loro importanza si fa determinante, considerato il potere crescente della UE.

Mondiali di calcio in Brasile
Dal 12 giugno al 13 luglio si è tenuta la XX edizione dei Mondiali di calcio, organizzati quest’anno dal Brasile. Stemperate in parte le polemiche per i soldi spesi (sono stati i mondiali più costosi di sempre) e le difficoltà organizzative (dal clima al numero eccessivo di stadi) si passa finalmente al gioco. E come è noto, per i padroni di casa si conclude con un disastroso 7 a 1 a favore della Germania. Per i brasiliani dopo il “Maracanazo” del 1950 arriva il “Mineirazo” del 2014. Per i tedeschi invece si aprono le porte della finale, e grazie la vittoria ai tempi supplementari contro l’Argentina, la Germania diventa per la quarta volta campione del mondo. Gli italiani lo ricorderanno anche per l’ennesima disastrosa spedizione azzurra, con la nazionale costretta nuovamente ad una umiliante eliminazione nella fase a gironi.





Costa Concordia
Dopo due anni e mezzo dal naufragio, il 23 luglio la Costa Concordia lascia finalmente l'isola del Giglio dopo le lunghe operazioni di recupero. La destinazione è Genova dove verrà smantellata.

Anno senza estate
Dopo un inverno particolarmente mite, l’estate che segue in gran parte del paese è tra le più fresche e piovose degli ultimi decenni.

Robin Williams e gli altri lutti eccellenti
L’ 11 agosto ci lascia a 63 anni l'attore americano Robin Williams. La tragica morte improvvisa porta una grande commozione in tutto il mondo. Tra gli altri morti illustri del 2014 gli attori americani Philip Seymour Hoffman, Harold Ramis, il britannico Bob Hoskins, gli italiani Giorgio Faletti e Virna Lisi. E poi ancora, i cantanti Joe Cocker e Mango, oltre al Premio Nobel per la Letteratura, Gabriel Garcia Marquez.

Ebola in Africa
Nel 2014 torna a farsi pesante il problema del virus Ebola nell’Africa Occidentale. Nel corso dell’anno, specialmente nell’autunno, cresce il grado di attenzione e preoccupazione in tutto il mondo. E per il Time "il personaggio dell'anno 2014" sono proprio i combattenti contro Ebola.



Mondiali di pallavolo femminile
Nel 2014 l’Italia è stata per la prima volta il paese ospitante del campionato mondiale di pallavolo femminile. Si è svolto dal 23 settembre al 12 ottobre coinvolgendo sei città: Bari, Milano, Modena, Roma, Trieste e Verona. E gli italiani si scoprono (o ri-scoprono) grandi appassionati di volley, con ascolti record e grande attenzione mediatica. Alla fine però, per le azzurre la finalissima è sfuggita per un soffio.



Anniversario della caduta del Muro di Berlino
Il 9 novembre di 25 anni fa cadeva il Muro di Berlino, che per 28 anni ha diviso in due la città. Grandi festeggiamenti per ricordare un evento che ha cambiato la storia.

Sonda Rosetta
Dopo dieci anni la sonda spaziale Rosetta raggiunge la sua destinazione, la cometa Churyumov-Gerasimenko. Sulla sua superficie il 12 novembre vene fatto atterrare il lander Philae. Grande il fascino e l’attenzione per una missione unica nel suo genere.

Samantha Cristoforetti
Il 22 novembre ha raggiunto la Stazione Spaziale Internazionale, diventando la prima donna italiana ad andare nello spazio. E per tutti è diventata “AstroSamantha”.

L’anno visto da Mountain View
A Mountain View in California, ha sede il quartier generale della Google Inc., che oltre all’omonimo motore di ricerca, possiede anche YouTube. A fine anno sono soliti pubblicare video che ricordano l’anno appena trascorso. Il Google Zeitgeist ripercorre i principali fatti ed eventi dal punto di vista delle ricerche nel web. Il YouTube Rewind fa una parodia di tutti i principali video dell’anno, virali, musicali ecc.

Video auguri di Buon Anno e canzoni di Felice Anno Nuovo. Raccolta

E’ il momento di salutare l’anno vecchio e dare il benvenuto a quello nuovo. Un’immancabile tradizione che si rinnova. Al giorno d’oggi però gli auguri si fanno sul web. Cercate un video di buon anno da pubblicare sulla vostra pagina o da condividere sul vostro social network preferito? Ecco qualche idea con una raccolta di video per auguri di buon anno – felice anno nuovo.

Se per gli auguri natalizi esiste una lunga e corposa tradizione musicale, per il capodanno l’idea di utilizzare una bella canzone adatta al S. Silvestro per creare l’atmosfera, è qualcosa di ben più recente, e in realtà c’è una certa libertà di scelta.

Per i video augurali di un buon anno molti autori si sono affidati ai classici in questo genere, ma non mancano video con canzoni di altro tipo. Andiamo dunque a scoprirle.

Raccolta video auguri di Buon Anno e canzoni di Felice Anno Nuovo 2015. Happy New Year!

Nella tradizione italiana il brano maggiormente legato al capodanno è l’immancabile “L'Anno Che Verrà - (Caro amico ti scrivo)” di Lucio Dalla. Ecco dal web un paio di video che accompagnano alla canzone una serie di immagini suggestive.
Primo:


Secondo:


Del brano ne esistono numerose cover. La versione di Cristina D'avena


Con la benaugurante canzone “Oh Happy Day”


Con "Happy New Year" degli Abba


Con "Buon Anno" di Jovanotti


Serve un conto alla rovescia per l’anno nuovo? Ecco pronto “The final countdown” degli Europe in versione Happy New Year


Buon anno con la suggestiva “Only Time” di Enya


Lungo insieme di canzoni, tendenti all’ironico


Video di auguri per chi invece cerca qualcosa di più impegnato


Niente musica, ma un suggestivo conto alla rovescia


Con musica Flauto di Pan


Al giorno d’oggi vanno molto di moda nel web gli auguri in chiave sexy. Ma se non volete rischiare di rischiare di essere troppo trash affidatevi ad un classico nel suo genere. Gli auguri di Playboy.


Ecco infine una serie di altri video per l’anno nuovo:

BUON 2015 A TUTTI. FELICE ANNO NUOVO. HAPPY NEW YEAR
















Film da guardare a Natale. Videoraccolta

Film e Natale. Un legame strettissimo. Con la complicità dell’aria fredda e pungente, e di giornate sempre più corte, le festività Natalizie sono un’occasione anche per stare in casa e rilassarsi davanti a un buon film. E se luci e addobbi colorati, regali e dolci natalizi non bastano, anche un film a tema natalizio può contribuire a creare l’atmosfera giusta e ad infondere lo spirito delle festività.

Il cinema non si è fatto certo trovare impreparato e il numero di pellicole che ruotano intorno al Natale e le feste è davvero sterminato. A volte sfruttando un po’ il tema con commedie brillanti o pseudo tali che dello spirito natalizio non hanno nulla, altre volte con grandi classici entrati nell’immaginario delle feste, e altre ancora con film o animazioni che semplicemente varrebbe la pena di vedere.

Ecco allora una raccolta di film ad ambientazione o con spirito natalizio, scelti principalmente tra i più noti e recenti. Per i vostri momenti di relax, da soli o con le vostre famiglie. Tutti correlati da video trailer

A Christmas Carrol
2009, con Jim Carrey, Gary Oldman, Colin Firth, Bob Hoskins, Robin Wright Penn. Regia: Robert Zemeckis.
Moderno adattamento cinematografico del famoso racconto di Charles Dickens. La storia di Ebenezer Scrooge si ripropone ancora una volta, ma in una emozionante versione in performance capture e tecnologia 3D. Forse non ce nulla che entri maggiormente nello spirito e nell’immaginario natalizio di quanto non faccia la novella di Dickens.

Frozen - Il regno di ghiaccio
2013 con Kristen Bell, Idina Menzel, Jonathan Groff , Josh Gad (Serena Rossi, Serena Autieri, Enrico Brignano nella versione italiana). Regia di Chris Buck e Jennifer Lee.
Basterebbe citare un qualsiasi film della Disney per creare subito un clima adatto alle feste. Tra gli ultimi si può dire che spicca Frozen. Oltre ad essere uno dei film Disney più apprezzati e di successo degli ultimi anni, è anche perfettamente “in clima”.


The Polar Express
2004 con Tom Hanks. Regia di Robert Zemeckis
Robert Zemeckis e Tom Hanks ci portano in un viaggio fantastico alla scoperta del Natale, a bordo nientemeno che del Polar Express. Mai smettere di sognare.


Una poltrona per due
1983 con: Eddie Murphy, James Belushi, Jamie Lee Curtis. Regia di John Landisona
Un ricco che diventa povero e un povero che diventa ricco. Uno dei più grandi classici natalizi, nonché uno dei film più replicati in Italia di tutti i tempi, che salvo qualche eccezione, fa da vigilia al Natale in tv da quasi una trentina d’anni. D’altronde, “che Natale sarebbe senza Una poltrona per due”.


Conciati per le feste
2006 con Danny DeVito, Matthew Broderick, Kristin Chenoweth, Kristin Davis. Regia di John Whitesell
Commedia divertente con la simpatia di Danny DeVito. Riusciranno le sue luminarie natalizie ad essere visibili addirittura dallo spazio?


Miracolo nella 34a strada
1994 con Richard Attenborough, Elizabeth Perkins, Dylan McDermott, J.T. Walsh, Joss Ackland. Regia di Les Mayfield.
Il film è Remake dell'omonima pellicola diretta nel 1947 da George Seaton. Un grande classico per chi ama Babbo Natale e le storie che fanno sognare.


Elf - Un elfo di nome Buddy
2003 con Will Ferrell, James Caan, Edward Asner, Zooey Deschanel. Regia di Jon Favreau
Avete mai visto un elfo un po’ troppo cresciuto aggirarsi in città?


Il Grinch
2000, con Jim Carrey, Taylor Momsen, Josh Ryan Evans, Jeffrey Tambor. Regia di Ron Howard
Il Grinch nella letteratura per bambini americana è la nemesi del Natale. Con la simpatia di Jim Carrey una storia per bambini che gioca sul vero significato di questa festa, che non è solo fatta di regali e beni materiali.


Babbo Bastardo
2003 con Billy Bob Thornton, Tony Cox, Brett Kelly, Laurem Graham. Regia di Terry Zwifgoff
L’altra faccia del Natale, che ammazza tutti i sentimenti buonisti. Un Babbo Natale che dice parolacce, fuma, è alcolizzato, ha perversioni sessuali e che di secondo lavoro, oltre al Santa Claus, fa il rapinatore. Alla fine però, da quanto in basso si parta, il messaggio che porta il Natale deve essere comunque positivo.


The Nightmare before Christmas
1993 con Danny Elfman, Chris Sarandon, Catherine O'Hara. Regia di Henry Selick
Soltanto dalla fantasia visionaria di Tim Burton poteva nascere l’idea di questa fusione tra le feste di Halloween e quella del Natale.


Jack Frost
1998 con Con Kelly Preston, Michael Keaton, Mark Addy. Regia di Troy Miller
C’è una certa tristezza di fondo nella storia, ma a Natale si può sempre trovare speranza.


The Family Man
2000 con Nicolas Cage, Téa Leoni, Don Cheadle, regia: Brett Ratner
Natale è anche un momento per riflettere sulla propria vita. Come fa il protagonista del film.


Blizzard - La renna di Babbo Natale
2003 con Zoe Warner, Brenda Blethyn, Christopher Plummer. Regia di LeVar Burton.
Anche per le renne di Santa Claus Natale è il momento più importante dell’anno.


Il Figlio di Babbo Natale
2011 con James McAvoy, Hugh Laurie, Bill Nighy. Regia di Sarah Smith
Recente film d’animazione. Lo sapevate che al polo nord ormai è tutto automatizzato? Ma tocca al figlio di Babbo Natale rimediare ad un errore.


Le 5 Leggende
2012 con Chris Pine, Hugh Jackman, Jude Law, Alec Baldwin, Isla Fisher. Regia di Peter Ramsey.
Avete mai sentito parlare di leghe tra supereroi? Anche le leggende delle fiabe ne hanno formata una. Babbo Natale, la Fatina dei denti, l'Omino del sonno Sandman, e il Coniglio Pasquale Calmoniglio. Ma per sconfiggere l’Uomo Nero servirà l’aiuto di Jack Frost.


Mr. Magorium e la bottega delle meraviglie
2007 con Dustin Hoffman, Natalie Portman, Jason Bateman. Regia di Zach Helm.
Sebbene non venga mai citato esplicitamente il Natale, è un film che ci si combina perfettamente, specialmente per i più piccoli.

Canzoni e sigle cartoni animati anni ottanta – Raccolta canzoni

Gli anni ottanta sono stati un periodo d’oro per i cartoni animati. Moltissime le serie realizzate o trasmesse in quegli anni, buona parte di queste frutto della fantasia di disegnatori giapponesi. E l’avvento delle televisioni commerciali in Italia ha potuto dare libero sfogo e risalto a tutti quegli anime che hanno acceso la fantasia di milioni di ragazzi, cresciuti lontani dal web, dai social network, dalle consolle di gioco in alta definizione, ma con grandi storie da seguire in tv.

A metà anni novanta sembra esserci stato come un cambio di direzione. Perché anche oggi le produzioni non mancano, e vi sono interi canali dedicati ai cartoon. Ma a ben guardarli spesso c’è un qualcosa di diverso rispetto al passato. Forse quello sforzo creativo, quella fantasia, quell’arte tipica di tempi ormai andati. E non c’era cartone animato che non avesse la sua bella sigla. Perché se quella internazionale non era soddisfacente, c’era una squadra di talenti e artisti italiani pronti a riscrivere, a riarrangiare, a ricantare, a riadattare le canzoni delle sigle. Brani che hanno lasciato un’impronta indelebile di quegli anni, spesso trasformati in vere e proprie hit. Probabilmente è proprio l’aspetto musicale una delle cose che sono certamente cambiate. Al tempo era normale trovare sigle di cartoni nelle hit parade. Oggi invece, quante potremmo trovarne nelle classifiche?

C’è davvero l’imbarazzo della scelta, e, previa disponibilità, eccone alcune rappresentative di quei cartoni tipicamente andati in onda o realizzati negli anni 80. Impossibile citare tutte quelle che lo meriterebbero, se ne può solo nominare qualcuna, e talvolta è difficile anche scorporarle da un contesto che va da metà anni 70 a meta anni 90. Ma di sicuro da qui alla fine vi sarete fatti un bel viaggio tra tanti bei ricordi o di curiosità per i più giovani.

Raccolta di sigle e di cartoni animati degli anni ottanta da vedere e ascoltare:

Puffi
Quando si pensa alle sigle di cartoni anni ottanta è impossibile non ricordare Cristina D'Avena. La cantante bolognese nella sua carriera ha inciso quasi 700 canzoni, e ha vinto 5 Dischi di Platino e un Disco d’Oro, per un totale di oltre 6 milioni di dischi venduti. Inevitabile citarla più e più volte, ma vogliamo iniziare con la canzone che le è valsa il suo primo riconoscimento di prestigio, il Disco d’Oro nel 1982. Parliamo de “Canzone dei Puffi”. I Puffi vennero creati nel 1959 dal fumettista belga Peyo, mentre la serie televisiva che tutti conosciamo arriva nel 1981. Sono state ideate nuove storie fino al 1990, poi dopo una fase di pausa creativa (segnata anche dalla morte di Peyo) ritornano in auge nel 2011 con i moderni lungometraggi in 3D.

Prima sigla


Versioni successive




Lupin, l’incorreggibile Lupin
Il fascino di Arsenio Lupin sembra non avere tempo. Ideato nel 1967 da Monkey Punch, nome d’arte di Kazuhiko Katō, ispirandosi al ladro gentiluomo immaginato all’inizio del Novecento dallo scrittore Maurice Leblanc, nella sua versione anime è uno dei cartoon giapponesi di maggior successo e da oltre quarant’anni continua la sua opera creativa. Tra lungometraggi televisivi e film se ne contano una trentina, oltre ai ben 241 episodi che vanno a comporre le serie tv, distinguibili per il colore della giacca di Lupin III. Verde, poi rossa, poi rosa, e infine nuovamente verde negli ultimi recentissimi episodi. Tra repliche e inediti, in Italia va in onda quasi interrottamente dal 1979. La sigla italiana della terza serie, “Lupin, l'incorreggibile Lupin” è stata realizzata dai già citati Carmelo Carucci e Alessandra Valeri Manera, ed è interpretata da Enzo Draghi.


Nella versione internazionale la prima serie era accompagnata dal brano “Planet O”. Naturalmente venne censurata (come parte del cartoon) e sostituita.


Ken il guerriero
Ken il guerriero, e il futuro post-atomico immaginato dai fumettisti giapponesi Tetsuo Hara e Buronson. Anche in questo caso sono diversi i lungometraggi realizzati, con un’opera creativa che arriva fino ad oggi (l’ultimo film è stato distribuito nel 2011). Mentre la serie televisiva è divisa in due stagioni, tra il 1983 e il 1988. La sigla italiana della prima serie è stata scritta da Lucio Macchiarella su musica di Claudio Maioli, che ne è anche interprete con lo pseudonimo Spectra. Mentre per la seconda stagione il pubblico italiano è stato ritenuto addirittura pronto per ascoltare la sigla originale :-)




Capitan Harlock
Il manga Capitan Harlock è stato creato nel 1977 da Leiji Matsumoto. Anche il primo anime, la serie classica, risale a fine anni settanta, ma l’opera creativa basata sul pirata dello spazio continua anche negli anni ottanta e arriva fino ai nostri giorni, tra serie televisive e film che includono prequel, sequel e spin-off. L’ultima opera è il film il 3D del 2013. Realizzato con un livello di computer grafica spettacolare e ineccepibile, non ha tuttavia convinto i fan sotto diversi aspetti. La sigla italiana è stata scritta da Luigi Albertelli con la musica di Vince Tempera, ed ebbe notevole successo discografico.


I Cavalieri dello Zodiaco
E passiamo da una serie di successo all’altra. Perché anche nel caso de “I Cavalieri dello Zodiaco” ne sono stati realizzati diversi film e serie animate. A partire dal 1985, quando Masami Kurumada li creò. La sigla italiana nella prima versione è cantata da Massimo Dorati


Dragon Ball
Dragon Ball sembra che sia stato creato ieri, ma in realtà risale al 1986. Impressione dovuta al fatto che effettivamente prima di essere tramesso in grande stile sulle reti Mediaset sono trascorsi diversi anni. Ma analogamente ad altri cartoon, già negli anni ottanta lo storico network di televisioni dedicate ai più piccoli, “Junior TV”, ne ha fatto da apripista. Su Dragon Ball si sono poi susseguite diverse serie televisive, una ventina di lungometraggi animati e tre film con attori in carne ed ossa.
La sigla originale che ha accompagnato i primi dieci anni di messa in onda.

La sigla italiana cantata da Giorgio Vanni.


Tartarughe Ninja
La serie a fumetti dedicata alle Tartarughe Ninja è stata creata nel 1984 negli Stati Uniti per opera dei disegnatori Kevin Eastman e Peter Laird. Da lì a poco, nel 1987 arriva anche il cartoon. Dagli anni ottanta a oggi gli episodi delle tartarughe ninja non si sono mai interrotti e si contano ormai diverse serie televisive e alcuni film, di cui uno recentissimo uscito a settembre e prodotto da Michael Bay. La sigla italiana della prima serie, quella che ebbe maggior successo, è stata scritta da Enzo Draghi e Alessandra Valeri Manera e cantata da Giampi Daldello.


L’Uomo Tigre
Il cartone animato dell’Uomo Tigre è arrivato in Italia negli anni ottanta, ma in realtà si trattava di una serie già datata. In Giappone era andata in onda tra il 1969 e il 1971, ottenendo un enorme successo in patria, dove il personaggio dell’Uomo Tigre veniva considerato un esempio di valori a cui ispirarsi. Le scene di violenza e di sangue hanno reso invece difficile la sua messa in onda in Italia. La sigla italiana è stata realizzata dal gruppo musicale specializzato in cartoon “I Cavalieri del Re”, ma in questo caso la sigla non è stata attribuita all’intero gruppo ma al solo Riccardo Zara. Ad ogni modo, la canzone è riuscita a contribuire al successo della serie e a valorizzare l’anime, aprendo la strada alla messa in onda anche della seconda stagione.


Kiss me Licia
La serie “Kiss me Licia” è stata realizzata nel 1983 traendo ispirazione dal manga “Ai Shite Knight”di Kaoru Tada. Contrariamente rispetto ad altri cartoon, grandi successi anche in patria, in Giappone quest’anime non ebbe fortuna e la serie fu cancellata dopo la prima stagione. In Italia invece, come in gran parte d’Europa, la serie divenne molto popolare e le reti Mediaset che la trasmettevano per andare incontro alle richieste del pubblico decisero di ovviare alla mancanza del sequel animato realizzandone uno con attori in carne e ossa. Fu subito scritturata Cristina D'Avena che interpretava la famosa sigla come protagonista della nuova serie tv. La canzone è stata scritta da Giordano Bruno Martelli e Alessandra Valeri Manera.


Jeeg Robot d’acciaio
L’arrivo dei cartoon giapponesi dedicati ai robot ha segnato una rivoluzione televisiva contraddistinguendo un’epoca. I vari Mazinga e UFO Robot Goldrake hanno segnato gli anni settanta. Leggermente successivo ma nello stesso filone “Jeeg robot d'acciaio”. Rispetto ad altri anime citati, quelli dedicati al genere “Mecha” sono più dei cult figli del loro tempo, anche se non manca qualche anime moderno che vuole riallacciarsi al filone. La sigla italiana fu arrangiata da Detto Mariano sulla base di quella originale scritta da Michiaki Watanabe e fu scelto Roberto Fogu, in arte Fogus, come interprete.


Daitarn 3
Un capitolo a parte tra gli anime di genere Mecha merita la serie Daitarn 3. Creata da Yoshiyuki Tomino, fu realizzata nel 1978, e trasmessa in Italia a partire dal 1980. Al contrario degli altri robot, nelle storie capitanate da Haran Banjo prevale il tono ironico e scherzoso, con il protagonista impegnato in roboanti avventure e dedito ad altisonanti discorsi prima di abbattere i nemici, i Meganoidi. Sono inoltre presenti numerose citazioni di altre opere. Queste caratteristiche hanno permesso al cartoon si uscire dal suo tempo e a continuare a venir riproposto. Nel 2000 è stata effettuata un’opera di restauro della serie, in una versione rimasterizzata e affiancata da un nuovo doppiaggio assieme a quello originale. La sigla italiana è stata interpretata da I Micronauti, con testo di Luigi Albertelli, e musica e arrangiamento di Vince Tempera.


Galaxy Express 999
Nel 1982 arriva in Italia il Galaxy Express, creato dalla fantasia di Leiji Matsumoto, già famoso per aver ideato Capitan Harlock. La sigla italiana è realizzata dal gruppo degli Oliver Onions, noti per diverse sigle di cartoni animati, ma anche per quelle di diversi film della coppia Bud Spencer e Terence Hill. L’anime è ambientato nel 2021. Ancora un po’ e ci siamo.


Lady Oscar
Il già citato gruppo de “I Cavalieri del Re” ha realizzato molte musiche delle sigle di cartoon, ed è tra i più caratteristici del suo tempo. Tra queste anche quella di Lady Oscar, sigla che riscosse notevole successo. In Italia fu trasmesso a partire dal 1982 con un buon apprezzamento, ma dopo che in Giappone si aveva già deciso di sospendere l’anime, poco apprezzato, a favore del manga, che invece fu un grande successo.


Occhi di Gatto
Di nuovo Cristina D'Avena con un’altra delle interpretazioni più importanti della sua carriera. “Occhi di Gatto”, sigla dell’omonimo anime tratto dal manga di Tsukasa Hojo, e trasmesso in Italia a partire dal 1985. Il testo è stato scritto da Alessandra Valeri Manera, la musica e arrangiamento sono di Carmelo Carucci.


Mila e Shiro
E rimaniamo con il trio Manera, Carucci e Cristina D'Avena per un'altra sigla, quella di Mila e Shiro. Trasmesso in Italia a partire dal 1986 con il sottotitolo “Due cuori nella pallavolo” e ispirato al manga “Attacker YOU!” scritto e illustrato da Jun Makimura e Shizou Koizumi. Nel 2008 ne è stato realizzato un ipotetico sequel, con un riadattamento ambientato in Cina.


D'Artagnan
Altro successo del trio Manera, Carucci e Cristina D'Avena. L’anime “D'Artagnan e i moschettieri del re” è stato realizzato nel 1987 e trasmesso in Italia a partire dal 1989.


Magica Magica Emi
Citiamo un'altra canzone di successo cantata da Cristina D'Avena. In questo caso scritta dai già citati Valeri Manera e Bruno Martelli. E nominiamo così anche un anime facente parte del genere in Giappone chiamato “mahō shōjo” lett. "ragazza magica", molto prolifico nel tempo. Magica Magica Emi è stato prodotto nel 1985 e subito trasmesso anche in Italia nel 1986.


Duck Tales
Chiudiamo la carrellata ricordando che non esistono solo i maestri dell’anime giapponesi ma anche quelli dei cartoon americani capitanati dalla Disney. E’ vero, quelli giapponesi hanno avuto il loro momento di gloria tipicamente negli anni ottanta di cui stiamo parlando, ma anche quelli senza tempo della Disney non sono mancati. Grande successo è stata la serie “DuckTales - Avventure di paperi”, realizzata tra il 1987 e il 1990. Acclamata e apprezzata in tutto il modo, è stata doppiata e trasmessa anche nelle più disparate parti del globo, diventando anche la prima serie animata americana trasmessa in Unione Sovietica. La sigla italiana mantiene la stessa melodia originale ed è stata interpretata da Mirko Pontrelli.

Guardiani della galassia – Scena dopo i titoli di coda e prossimi film

Dopo alcuni mesi d’attesa rispetto a tutti gli altri paesi del mondo arriva anche in Italia “I Guardiani della Galassia” decimo film della serie, legato alla saga “Marvel Cinematic Universe”, ovvero una serie di film intrecciati tra loro e dedicati ai supereroi dei fumetti Marvel Comics. A suo tempo se ne è parlato ampiamente in questa pagina:http://videoselezioneblog.blogspot.it/2014/03/marvel-cinematic-universe-la-raccolta.html. Oggi, a film in sala, quello di cui vogliamo occuparci è la scena dopo i titoli di coda. Nei film Marvel è consuetudine aggiungere una o più scene al termine della proiezione inclusi tutti i titoli. Un modo per tenere incollati gli appassionati fino alla fine e attirare l’attenzione. E che nel caso della “Marvel Cinematic Universe” spesso fanno da collante tra un film e l’altro, o che danno il lancio per quello che sarà il sequel.
Ma dato che le sequenze di chiusura sono abbastanza lunghe capita spesso di perdersi le chicche finali. Almeno finche il web non vi aiuta a correre ai ripari.

La prima scena finale de “I Guardiani della Galassia” è difficile da perdere in quanto è immediata al termine del film. Un ironico intermezzo con Baby Groot intento a ballare mentre Drax è impegnato a lucidare il suo pugnale.


La seconda riprende un punto lasciato in sospeso nel film. Ritorniamo alla base del Collezionista dopo l’esplosione provocata dalla Gemma del Potere innescata da Carina. Il Collezionista si beve un martini tra i ruderi di una delle sedi del suo museo. Oltre a lui sono sopravvissuti altri due personaggi. Il cane astronauta Cosmo, e Howard il Papero. Naturale domandarsi se la loro presenza possa implicare una loro futura apparizione in altre pellicole del MCU o più probabilmente nel seguito de “I Guardiani della Galassia”.

Prossimi film Marvel già programmati:

Avengers 2:Age of Ultron (2015)

Ant-Man (2015)

Captain America 3:Civil War (2016)

Doctor Strange (2016)

I Guardiani della Galassia 2( 2017)

Thor 3: Ragnarök (2017)

Black Panther (2017)

Avengers 3: Infinity War Part I (2018)

Captain Marvel (2018)

Inhumans (2018)

Avengers 3: Infinity War Part II (2019)

La scena del film


Riepilogo di entrambe le scene


Difficilmente la presenza di Howard il Papero nella scena passa inosservata. Quello che è garantito è che alla Marvel non stanno lavorando a un nuovo film avente come Howard come protagonista. E si, avete letto bene, “nuovo”, perché cosa curiosa nel lontano 1986 ne he stato già girato uno. “Howard e il destino del mondo” Si trattava di una pellicola piuttosto slegata dai fumetti Marvel, se non per il nome del protagonista e poco altro, e che davvero nulla ha a che fare con i progetti attuali. Sebbene ci fu un discreto impegno nella produzione, il film risultò un totale fiasco al botteghino e venne completamente stroncato dalla critica. Tuttavia col passare del tempo e stato in buona parte rivalutato, e ritenuto comunque rappresentativo degli anni ottanta, fino ad essere considerato addirittura un cult dai suoi appassionati.





Primo trailer I Guardiani della Galassia


Secondo trailer I Guardiani della Galassia


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L’aifa ordina il ritiro dal mercato 2 farmaci difettosi, un anticoagulante e un anticancro



Farmaco difettoso bloccato dall’AIFA. Divieto di utilizzo del medicinale NOVASTAN 100 della ditta Mitsubishi Pharma Europe Ltd per la non conformità alle Norme di Buona Fabbricazione (Anticoagulazione in pazienti adulti con trombocitopenia di tipo II indotta da eparina, che richiedono una terapia antitrombotica per via par enterale. La diagnosi deve essere confermata mediante il test HIPAA (test dell’attivazione delle piastrine indotta da eparina) o da un test equivalente. Tuttavia, tale prova non deve ritardare l’inizio della terapia.)
NAS nelle farmacie. I Carabinieri del Nas si sono presentati nei depositi farmaceutici e nelle farmacie di tutta Italia per verificare l’avvenuto ritiro dal mercato del medicinale NOVASTAN 100, un medicinale da utilizzare esclusivamente in ambiente ospedaliero e riservato agli specialisti in pneumatologia, fisiopatologia respiratoria, medicina del lavoro, otorinolaringoiatria, pediatria, allergologia. Un comunicato dell’AIFA, l’Agenzia Italiana per il Farmaco che Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” riporta, è eloquente nel precisare che:
” A seguito della notifica di non conformità alle Norme di Buona Fabbricazione, che riguarda tra l’altro la mancanza di un livello adeguato di assicurazione di sterilità, pervenuta dall’agenzia inglese dei medicinali (NIHRA) e conseguente all’ispezione effettuata presso il sito di produzione del medicinale “NOVASTAN 100 mg/ml concentrato per soluzione per infusione 1 flaconcino in vetro da 2,5 ml”, AIC n. 037482015, della ditta Mitsubishi Pharma Europe Ltd, sita a Londra (Regno Unito) e distribuito in Italia dalla ditta Orphan Europe Italy, sita in Segrate (Milano), via B. Cellini, 11 via Orazio, 20/22, ai sensi deIl’art. 142 del D. Lvo n° 219/2006 e per la motivazione sopra evidenziata, si dispone il divieto di utilizzo di tutti i lotti del medicinale sopra riportato, in attesa di aggiornamenti da parte dell’autorità inglese. La ditta Orphan Europe Italy dovrà assicurare l’immediata comunicazione dei divieto di utilizzo, entro 48 ore dalla ricezione della presente a tutti i destinatari dei lotti del suddetto medicinale. Entro 5 giorni la ditta fornirà al|’AIFA le informazioni su eventuali altri lotti interessati. Il Comando Carabinieri per la Tutela della Salute é invitato a verificare l’avvenuta comunicazione dei divieto di utilizzo e in caso mancato adempimento da parte della ditta interessata procederà al sequestro del medicinale. In deroga al presente provvedimento e in via del tutto eccezionale, in attesa della produzione di nuovi Lotti conformi alle norme di buona fabbricazione, si autorizza l’utilizzo del medicinale NOVASTAN 100 mg/ml concentrato per soluzione per infusione 1 flaconcino in vetro da 2,5 ml,”.
Ritiro dal commercio del farmaco ARANESP 500 della Amgen SpA. L’Aranesp è un farmaco molto costoso, commercializzato in fiale con dosaggi che variano dai 25 ai 500 mcg per ml. Negli Stati Uniti una confezione di quattro fiale da 100 mcg costa circa 1700 dollari. (Trattamento dell’anemia sintomatica associata all’insufficienza renale cronica (IRC) in adulti e in pazienti pediatrici. Trattamento dell’anemia sintomatica in pazienti adulti affetti da neoplasie non mieloidi che ricevono chemioterapia).
I Carabinieri del Nas si sono presentati nei depositi farmaceutici e nelle farmacie di tutta Italia per verificare l’avvenuto ritiro dal mercato del medicinale ARANESP 500, un farmaco che stimola l’eritropoiesi, un processo fisiologico che porta alla produzione di nuovi globuli rossi (GR). La sua struttura chimica e le sue funzioni ricalcano da vicino le caratteristiche tipiche dell’eritropoietina umana, un ormone naturalmente prodotto dal rene che stimola la produzione di eritrociti (GR) nel midollo spinale. L’Aranesp viene prodotto dall’Amgen, un’azienda internazionale specializzata nel campo delle biotecnologie che, con il patrocinio di Lance Armstrong, organizza ogni anno il giro della California, importante tappa nel circuito ciclistico professionistico. L’Aranesp è un farmaco approvato dalla FDA per il trattamento dell’anemia ed in particolare per quelle forme anemiche causate da insufficienza renale cronica o cicli chemioterapici. Il principio attivo che contiene in soluzione iniettabile è chiamato darbepoetina alfa. Rispetto al vecchio Epogen l’Aranesp possiede una durata d’azione tre volte superiore. Grazie a questo nuovo farmaco i pazienti richiedono un numero inferiore di somministrazioni, passando dalle tre ad un unica iniezione settimanale. L’Aranesp è un farmaco molto popolare negli sport di resistenza come la corsa di durata ed il ciclismo. In queste discipline la massima capacità di trasporto dell’ossigeno assume infatti un’enorme importanza ai fini della prestazione atletica. Un test delle urine può comunque smascherare gli atleti che ne fanno uso. Un comunicato dell’AIFA, l’Agenzia Italiana per il Farmaco è eloquente nel precisare che:
“A seguito della comunicazione della ditta concernente presenza di particelle estranee in confezioni del medicinale “ARANESP 500 mcg siringa pre-riempita”, lotto n. 10468913 scad. 05/2015, AlC n. 035691777/E della ditta Amgen SpA, sita in Milano, via E. Tazzoli, 6, ai sensi deI|’art. 70 del D. L.vo 219/2006 e per la motivazione sopra evidenziata, comunicasi il ritiro del lotto del medicinale sopra riportato. Resta inteso che, nelle more del ritiro, il lotto sopra riportato non potrà essere utilizzato. La ditta Amgen SpA dovrà assicurare l’avvenuto ritiro entro 48 ore dalla ricezione della presente comunicazione. Il Comando Carabinieri per ia Tutela della Salute è invitato a verificare l’avvenuto ritiro e, in caso di mancato adempimento da parte della ditta interessata, procederà al sequestro del lotto del medicinale”.
In virtù di tale comunicazione, Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, invita i pazienti a non utilizzare il dispositivo in questione riferito ai lotti di cui al comunicato istituzionale.


Fonte: Aletheia
 

Raccolta di parodie sui Mondiali di Calcio

L’ironia corre in rete. Una raccolta di video di parodie sui Mondiali di Calcio. Dai campionati mondiali in corso in Brasile ai scorsi mondiali in Germania, passando per la Confederations Cup.

Perché è inevitabile. Giusto o sbagliato che sia, quando si gioca o si opera dalla panchina ai massimi livelli possibili, se da un lato ci sono la gloria e gli onori quando si compiono prodezze o ci si azzecca , dall’altro, quando invece si sbaglia, la delusione scatena l'ironia più spietata.

E andiamo allora a vederli alcuni di questi video.

Iniziamo con la guida ai gironi. Un’ ironica presentazione di ogni paese che compone gli otto gruppi.


“Un amore così grande” dei Negramaro è la canzone ufficiale della FIGC in occasione dei mondiali. Peccato che questo amore così grande sia durato anche così poco. Non è passato inosservato agli utenti del web e umoristi vari che hanno scelto la base musicale per le loro parodie. E così diventa “Un orrore così grande


Altra parodia con vari pezzi musicali. Si parte nuovamente con “Un amore così grande” per passare poi alle canzoni dei mondiali. “LaLaLa” di Shakira e “We are one”, l’inno del mondiale. Il tutto in chiave humor sulla figuraccia dell’Italia.


Parodia di “LaLaLa” di Shakira


Altra versione

Se ti piacciono questo genere di parodie ne puoi trovare una raccolta con molte altre (anche meglio) di Shakira a questa pagina:http://videoselezioneblog.blogspot.it/2013/08/imitazioni-e-parodie-di-shakira.html

La sigla di Sky “Maracanà” di Emis Killa è in testa alle classifiche di vendita. Non poteva mancarne una parodia.


Il canale 4-4-2oons propone delle simpatiche e ben curate parodie animate sul mondo del calcio. E i mondiali sono un’occasione d’oro per proporre moltissime ironie animate. Eccone alcune. Sono in inglese, ma di facile comprensione.

Su Brasile – Croazia


Spagna – Olanda


L’uruguaiano Suarez e le sue tendenze “vampiresche” sono un vero e proprio cavallo di battaglia di questo canale. Già prima del mondiale erano diversi i video proposti. E con l’aggiunta degli ultimi episodi l’ironia si scatena. Prima di vederlo tentato da un diavoletto a mordere Chiellini, eccolo in Uruguay – Inghilterra


The biter is back! Il morsicatore è tornato!


Una raccolta con ben 16 minuti di parodie by 4-4-2oons


Il mondiale è arrivato anche nel mondo dei Simpson. Con un video che ha stupito il mondo, perché in qualche modo sembra anticipare quanto successo al brasiliano Neymar. Nel cartoon è chiamato “il divo” ed è un famoso cascatore. Homer Simpson è nei panni dell’arbitro.


Anche la rete è stata spietata con Neymar. Ecco la “verità” su come sono andate le cose:


Non è stata la prima caduta:



MONDILALI E PARODIE PASSATE

Come anticipato anche ai scorsi mondiali 2010 si è scatenata l’ironia. Uno smacco forse ancora più grande dato che l’Italia scendeva in campo con l’appena introdotto “FIFA Champions Badge” ovvero uno scudetto, uno stemma, da apporre alla maglia in quanto vincitori dell’edizione precedente. Finora a chi lo ha indossato (Italia e Spagna) sembra non aver portato per niente molta fortuna. Certo, viene da chiedersi in quanti dopo il trionfo azzurro a Berlino avrebbero pensato che poi per vedere la nazionale superare perlomeno il primo turno, si sarebbero dovuti attendere chissà quanti anni.

Nel 2010 il bersaglio principale è stato naturalmente il CT Marcello Lippi. Sulle note di Waka Waka, canzone del mondiale, ecco “L’Italia in Waka”. Ne abbiamo parlato in questa pagina:http://videoselezioneblog.blogspot.it/2010/07/litalia-va-in-waka-parodia-mondiali.html

Tanta era la voglia di prendere metaforicamente a schiaffi l’allenatore che ogni cosa andava bene. Anche una pubblicità di chewing gum. Eccola:http://videoselezioneblog.blogspot.it/2010/07/lippi-e-il-tricheco-parodia.html

Tra il mondiale 2010 e quello attuale, di mezzo nel 2013 c’è stata la Confederations Cup, in cui l’Italia ha ottenuto un rispettabilissimo terzo posto. In quell’occasione a precludere l’accesso alla finalissima è stata la sconfitta ai rigori contro la Spagna in semifinale. Fatale è stato il rigore di Leonardo Bonucci calciato alle stelle. Episodio che si è subito trasformato in un cartoon di Holly e Benji. Eccolo a questa pagina:http://videoselezioneblog.blogspot.it/2013/06/parodia-rigore-bonucci-video-raccolta.html

E non mancano gli aneddoti ironici nemmeno sul mondiale 2006. A farla da leone la storica testata di Zidane a Materazzi. Un vero e proprio cult. E pensate che oltre ad innumerevoli video umoristici in rete, ne è stata dedicata perfino una gigantesca statua. Trovate la raccolta di parodie 2006 e le immagini del monumento in questo post:http://videoselezioneblog.blogspot.it/2010/06/mondiali-2006-raccolta-parodie.html

LA SINDROME DA FATICA CRONICA. Ecco come capire di esserne affetti e come curarla.



A tutti capitano dei periodi di stanchezza, solitamente transitoria, spesso dovuti a stress o a periodi di lavoro particolarmente intensi. Si tratta di un tipo di stanchezza che migliora con il riposo o con l’allontanamento dalle preoccupazioni. Può invece capitare che la stanchezza diventi cronica e cioè si soffre della sindrome da fatica cronica, il cui acronimo è SFC. Si tratta di una vera e propria patologia subdola, difficile da accertare e, per taluni versi, ancora poco conosciuta.
La sindrome da fatica cronica si manifesta con forti cefalee, debolezza ed incapacità di svolgere attività fisiche e mentali; non di rado, il paziente manifesta una tendenza alla depressione. I suoi sintomi sono poco precisi ed appartengono anche a patologie differenti, compresi i problemi psicologici.
Perché si possa parlare di SFC il malessere deve perdurare da almeno sei mesi e deve essere presente uno stato di astenia e di prostrazione che impedisce le attività che, fino a poco tempo prima, erano considerate nella norma. Fra i sintomi rientrano anche il mal di gola, l’ingrossamento dei linfonodi, l’insonnia ed incapacità di riprendersi dalla fatica. Molti pazienti non riescono a concentrarsi, presentano difficoltà mnemoniche, disorientamento e poca concentrazione; inoltre, il sonno non è mai sufficiente e può essere poco sereno ed agitato. Dopo aver compiuto un’attività impegnativa, il soggetto non riesce a recuperare le energie e manifesta uno stato di spossatezza acuta.
Il quadro cinico della sindrome da fatica cronica è molto complesso e variabile, esso può comprendere stati di ansia, stress o dolori anche di tipo muscolari, spesso piuttosto intensi; in alcuni casi si regista un’importante perdita di peso, febbre ed intolleranze alimentari.
La sindrome da fatica cronica, in genere, riguarda in numero maggiore le donne anche se gli individui di sesso maschile non ne sono del tutto esenti.
Le cause di questa patologie sono molteplici e comprendono infezioni, reazioni autoimmuni ma anche momenti di grande fatica e stress. Se non adeguatamente affrontata o se trascurata può arrecare altri disturbi, in particolare di natura psicologica: depressione, frustrazione ed irritabilità. Chi soffre di questa patologia, nei casi più gravi, è quasi completamente impossibilitato nel svolgere le attività quotidiane ed ha bisogno di un sostegno costante.
Il modificarsi delle proprie capacità cognitive e fisiche pone il paziente davanti a numerosi problemi, non ultimo la difficoltà nel svolgere un lavoro o nell’occuparsi della propria famiglia.
La sindrome da fatica cronica si evolve in maniera differente, in base al soggetto preso in esame;  è possibile che diventi causa dell’impossibilità di svolgere le azioni anche più semplici come per esempio camminare. La SFC, non di rado, può regredire per poi ripresentarsi a distanza di tempo, senza alcun preavviso.
In base ai sintomi e alla gravità del quadro clinico, viene proposta una cura personalizzata che sia in grado di alleviare il dolore favorendo la ripresa del proprio stile di vita. Quando la patologia è meno importante, lo specialista potrebbe suggerire delle modifiche alle abitudini quotidiane, in favore di un’esistenza meno caotica ed impegnativa. Il medico valuterà se sia necessari, o meno, dei farmaci che risolvano il problema dell’insonnia e della depressione.
E’ bene che il paziente impari a riconoscere i propri limiti, a svolgere una vita meno stressante e frenetica, concedendosi dei momenti di riposo assoluto. Per contrastare alcuni sintomi della fatica cronica, potrebbe essere utile dedicarsi ad attività che riequilibrino il rapporto fra corpo e mente, come il pilates e lo yoga.

IL BASILICO utile per distruggere la cellulite. Ecco come usarlo



Non tutti sanno che  il basilico è ricco di proprietà benefiche, oltre che ad essere indispensabile in cucina, facilita l’eliminazione dei liquidi in eccesso, contrasta le infiammazioni, il meteorismo e le digestioni lente. Il suo potere drenante la rende particolarmente adatto alla lotta alla cellulite, una delle malattie maggiormente diffuse che, specialmente nelle donne si manifesta nei glutei,  cosce e ventre.
Per distruggere la cellulite è possibile avvalersi del basilico, impiegandolo sia sotto forma di olio essenziale che di tisana. 
La tisana di basilico si prepara miscelando qualche foglia di basilico, di alloro e di menta; mettiamo a bollire l’acqua e, dopo aver raggiunto l’ebollizione, spegniamo ed aggiungiamo le erbe. L’infuso deve riposare per circa 10 minuti. Infine può essere bevuto con, o senza, l’aggiunta di zucchero; la tisana deve essere consumata fredda dalle due alla tre volte al giorno. Questa è una bevanda che contrasta la ritenzione idrica, aiuta a smaltire i liquidi, migliorando l’aspetto della cute.
Per completare il percorso contro la pelle a buccia d’arancia, bisogna effettuare, ogni giorno, dei massaggi che partendo dal basso risalgano verso l’alto. Questi devono essere eseguiti con dell’olio al basilico costantemente e lentamente, in modo che il prodotto abbia il tempo di essere assorbito.
Oltre ai massaggi e alle tisane, il problema della cellulite deve essere affrontato su più fronti, quindi è necessario seguire uno stile di vita attivo e mangiare sano. Bisogna per questo ridurre l’impiego di sale e dei prodotti che lo contengono, come per esempio quelli precotti ed il dado, scegliendo frutta e verdura di stagione. L’idratazione svolge un ruolo di primo piano, così come il movimento che deve essere giornaliero e mirato.

Tutte le canzoni dei Mondiali di Calcio

D’estate si sa, ogni anno parte la caccia al “tormentone” musicale. E se poi è quell’anno su quattro in cui cade il mondiale di calcio, si scopre che il campionato del mondo ha più colonne sonore di un film candidato all’oscar.

Saranno le serate passate a tifare per la propria squadra, il clima di festa, la voglia di fare, le vittorie della propria nazionale, le grandi folle e tutta la vetrina che ci sta dietro. Quale occasione migliore di una delle più famose manifestazioni sportive del mondo per proporre una canzone?

Lo sanno bene cantanti, artisti, ma soprattutto strateghi del marketing, che ogni quattro anni ci deliziano, o ci tormentano (nel vero senso della parola) con le canzoni del mondiale. Per accompagnare i trionfi e le vittorie della propria squadra, o perlomeno, i ricordi di un’estate.

Ecco allora una raccolta con tutte le canzoni degli ultimi mondiali di calcio. A partire da quelli in corso, dalle canzoni ufficiali a quelle non, e con le principali proposte dell’album “One Love, One Rhythm” presenti su Youtube, fino a quelli degli anni passati. Dalle intramontabili “Notti magiche” di Giannini – Bennato, al successone “Waka Waka” di Shakira, passando per tutti i brani che hanno immortalato il trionfo azzurro a Berlino.

BRASILE 2014

La canzone ufficiale del mondiale è “We Are One (Ole Ola)” interpretata dal trio Pitbull, Claudia Leitte e Jennifer Lopez.


Come di consueto la canzone ufficiale è stata interpretata durante la cerimonia di apertura. La scelta di questo brano tuttavia ha lasciato piuttosto tiepida la critica, soprattutto dal punto di vista dei brasiliani.


L’album ufficiale del mondiale s’intitola “One Love, One Rhythm” ed è stato rilasciato l'8 maggio 2014 da Sony Music Entertainment. Sebbene soltanto “We Are One (Ole Ola)” sia la canzone ufficiale, molta attenzione è anche per i restanti brani, diciamo “ufficiosi”. In particolare ”Dare (La La La)” di Shakira. Molti avrebbero voluto fosse questa la canzone numero uno. Qui proposto nella versione in spagnolo:


Altro bano dell’album. "Dar um Jeito (We Will Find a Way)", di Carlos Santana, Avicii, Wyclef Jean e Alexandre Pires.


"Olé" della norvegese Adelén


"Vida" interpretato da Ricky Martin e scritto da Elijah King tramite un concorso


Come anticipato il brano scelto ufficialmente dalla FIFA ha lasciato un certo disappunto in Brasile (e non solo). In risposta ci sono proposte di inni alternativi veri e propri 100% made in Brasil. Uno di questi è "País do Futebol" del brasiliano MC Guime e con la partecipazione del calciatore Neymar.(La canzone inizia al minuto 1.15)


Dicono che il ballo e l'allegria i brasiliani l'abbiano nel samgue. Ecco subito pronto il tutorial con i passi di danza e coreografia sulle note di "País do Futebol"

Veniamo all’Italia, dove non mancano le canzoni dedicate al mondiale. Spesso utilizzate come sigle.

Ne sa qualcosa il rapper Emis Killa. Il suo “Maracanà” è la sigla su Sky Sport, oltre ad essere in testa alle classifiche italiane.


La Rai per la sigla dei mondiali ha scomodato nientemeno che Mina. Ecco a voi “La palla è rotonda


"Un Amore Così Grande" dei Negramaro invece è stato scelto come inno della FIGC in occasione dei mondiali. Il suo compito era quello di introdurre le partite della nazionale italiana. Peccato che questo amore così grande sia durato anche così poco.


SUD AFRICA 2010

Tanto è diventata famosa che non occorrerebbe nemmeno presentarla. La canzone ufficiale del mondiale sudafricano e “Waka Waka (This Time for Africa)” di Shakira in associazione con il gruppo sudafricano Freshlyground. Il brano ha conquistato la testa delle classifiche di mezzo mondo, spesso diventando anche più volte disco di platino.


Wavin' Flag” del rapper K'naan è un altro brano associato al mondiale sudafricano. Probabilmente una delle canzoni che meglio esprime lo spirito di un mondiale, e nel 2010 spesso indicata come alternativa a quella di Shakira. Qui nella versione con il featuring di David Bisbal.


GERMANIA 2010

Canzone ufficiale dei mondiali 2010 è "The Time of Our Lives" di Il Divo e Toni Braxton


Altra canzone legata al mondiale tedesco è "Hips Don't Lie" di Shakira che conferma così un feeling indiscutibile con i mondiali di calcio. Il suo brano in versione remix viene utilizzato anche come sigla.


Ma per gli italiani il mondiale 2010 ha un gusto tutto particolare. Indimenticabile è "Seven Nation Army" dei White Stripes


Anche Checco Zalone ci ha messo del suo con “Siamo una squadra fortissimi


COREA/GIAPPONE 2002

Canzone ufficiale dei mondiali 2002 è "Boom" di Anastacia


Molto ricordata è anche la musica composta da Vangelis per la sigla del mondiale. Anthem


Anthem versione remix


FRANCIA 1998

Canzone ufficiale dei mondiali 1998 è "La Copa de la Vida"di Ricky Martin


USA 1994

Canzone ufficiale dei mondiali 1994 è "Gloryland" di Daryl Hall


ITALIA 1990

Gli italiani ricorderanno a lungo il loro mondiale giocato in casa e le “Notti magiche” di Gianna Nannini ed Edoardo Bennato.

Mondiali 2014. Sigla, logo, canzone e tutto quello che c’è da vedere e da sentire.

Al via la ventesima edizione dei Mondiali di Calcio organizzati dalla FIFA, la massima competizione per lo sport più seguito al mondo, che come è noto quest’anno si tengono in Brasile.

Raccolta completa di contenuti multimediali.

Il logo della competizione, la mascotte, la presentazione di tutti gli stadi, la canzone ufficiale del trio Pitbull, Jennifer Lopez e Claudia Leitte e le altre canzoni del mondiale, la cerimonia d’apertura che si è tenuta all'Arena Corinthians di San Paolo, la musica intonata durante l’ingresso delle squadre, il sorteggio dei gironi e la madrina. E poi il pallone Brazuca, le sigle, le varie intro e promo.

Sicuri di aver davvero già visto tutto? Diamo un’occhiata.


  • Logo
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Il logo ufficiale di Brasile 2014 è stato presentato a Johannesburg l'8 luglio 2010 ed è stato chiamato col nome di "Inspiration". I colori utilizzati sono quelli della bandiera brasiliana, il verde e il giallo. La sua silhouette assume la forma della Coppa del Mondo resa da tre mani stilizzate che si intrecciano. Un segno che vuole essere messaggio umanitario di interconnessione culturale tra i popoli. Un idea simpatica, ma che però non è piaciuta a tutti dato che guardato in modo e con occhi diversi il logo può essere interpretato come ad un volto coperto da una mano per la vergogna.

Alcuni dei possibili loghi
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  • Pallone
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Il pallone realizzato dall’Adidas è stato chiamato “Brazuca” mediante una votazione pubblica che ha visto coinvolto più di un milione di persone. Brazuca è un termine informale che significa “brasiliano”, spesso utilizzato per descrivere lo stile di vita del popolo verdeoro. I colori e la grafica dei pannelli del pallone vogliono simboleggiare i tradizionali e coloratissimi braccialetti portafortuna diffusi nel paese, oltre a voler riflettere l’idea di un calcio brasiliano ricco di allegria e il divertimento. Il pallone è stato sottoposto a numerosi test con rating e responsi eccellenti anche da parte di giocatori e portieri.

  • Mascotte

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Come mascotte per il mondiale è stato scelto l’armadillo tatu-bola. La sua caratteristica è quella che quando è minacciato dai predatori si arrotola su se stesso, somigliando ad una palla. Ecco perché voluto come simbolo del gioco del pallone. Anche in questo caso il suo nome è stato scelto con una votazione pubblica, che ha visto la partecipazione di oltre tre milioni e mezzo di persone. Il nome scelto? "Fuleco". Parola coniata dalla fusione di "FUteboL" ("calcio") ed ECOlogia.

  • Sorteggio
Il sorteggio si è tenuto a Mata de São João, Bahia il 6 dicembre 2013 alla presenza delle autorità. La madrina dell'evento è stata la modella e attrice brasiliana Fernanda Lima, e ha visto la partecipazione di grandi campioni quali Zinédine Zidane, Cafu, Fabio Cannavaro, Mario Kempes e Lothar Matthäus. Oltre alla consueta regola delle squadre teste di serie, nonostante la folta rappresentativa di squadre sudamericane, è stato applicato in modo ferreo il principio di separazione geografica, anche se questo ha portato a sfide di tutto rilievo già nella fase a gironi.

Occhi puntati sui super ospiti durante la cerimonia, ma soprattutto sulla madrina della manifestazione, la modella e attrice brasiliana Fernanda Lima.

  • Stadi
La FIFA ha accettato su richiesta brasiliana di utilizzare per l’evento ben 12 stadi in altrettante città. Belo Horizonte, Brasilia, Cuiabá, Curitiba, Fortaleza, Manaus, Natal, Porto Alegre, São Lourenço da Mata (Recife), Rio de Janeiro, Salvador e San Paolo. Lo stadio più famoso è certamente il Maracanã di Rio de Janeiro che il 13 luglio ospiterà la finale. Realizzato in occasione dei mondiali brasiliani del 1950 (al tempo bastarono 6 stadi per il mondiale), per i mondiali 2014 è stato consistentemente restaurato.
Vale la pena anche un accenno ai costi sostenuti per il mondiale dal governo brasiliano. Con i suoi 14 miliardi di dollari spesi per stadi ed infrastrutture (circa il triplo di quello che si spende usualmente) è di gran lunga il più costoso mai realizzato. Spese che hanno dato vita a vigorose proteste fin dagli inizi dei lavori.

  • Inno FIFA
L’inno ufficiale della FIFA è stato composto nel 1994 da Franz Lambert, e da allora precede l’inizio di tutte le partite ufficiali della FIFA, siano queste una semplice amichevole o la finale della coppa del mondo. E’ il brano che solitamente accompagna l’ingresso delle squadre in campo e non va confuso con la canzone o l’inno specifico del mondiale, che invece variano di competizione in competizione.

Altra versione, leggermente diversa


  • Canzone ufficiale
Lo scorso 22 gennaio la FIFA ha annunciato che la canzone ufficiale del mondiale Brasile 2014 sarebbe stata “We Are One (Ole Ola)”, interpretata da Pitbull, Jennifer Lopez e Claudia Leitte.
Non è la prima volta che la canzone scelta come ufficiale per un mondiale viene vista con disappunto, e anche in questo caso ha dato vita a polemiche. Il brano in particolare sembra non sembra aver convinto affatto i brasiliani (e a detta di molti, nemmeno gli altri). Lontano dalla cultura musicale brasiliana, artisti perlopiù non brasiliani, farcito di stereotipi, (mal)costruito a tavolino da strateghi del marketing, base musicale banale. Queste alcune delle accuse mosse.
Anche in questo mondiale oltre al singolo scelto (“We Are One - Ole Ola” appunto) vi è un album ufficiale con una serie di altri brani. Questo disinteresse per la canzone principale va a tutto vantaggio di queste altre diciamo “ufficiose”. In particolare tra queste spicca quella di Shakira che dopo “Hips don't lie” nel 2006 e “Waka waka” nel 2010, conferma ancora una volta il suo feeling particolare con i campionati del mondo. Con il suo “La La La” nella versione con il featuring del brasiliano Carlinhos Brown, la sfida per la canzone più gradita del mondiale e tuttora aperta. Non mancano comunque inni alternativi veri e propri 100% made in Brazil.

La canzone ufficiale “We Are One (Ole Ola)”, interpretata da Pitbull, Jennifer Lopez e Claudia Leitte.


La canzone di Shakira per il mondiale, inclusa nell'album ufficiale "One Love, One Rhythm"


Una sfida seza esclusione di colpi. Ecco Jennifer Lopez mentre prende in giro Shakira (almeno è questo quanto indicato in merito)



Altro brano compreso nell'album. "Dar um Jeito (We Will Find a Way)" di Carlos Santana, Avicii, Wyclef Jean e Alexandre Pires.

Ecco una delle canzoni indicate come alternative. "País do Futebol" del brasiliano MC Guime e con la partecipazione del calciatore Neymar.(La canzone inizia al minuto 1.15)

  • Cerimonia d’apertura
Il ventesimo campionato del mondo si è aperto il 12 giugno con una cerimonia durata circa una trentina di minuti. Teatro dello show l'Arena Corinthians di San Paolo. L’intento dello spettacolo era di celebrare i tre tesori del Brasile, ovvero la natura, la gente e il calcio. Momento culminante al termine della cerimonia, la canzone del Mondiale, "We Are One" interpretata da Pitbull, Claudia Leitte, e Jennifer Lopez.

Il momento clou. La performance della canzone.

  • Sigla
La sigla ufficiale del mondiale brasiliano. Precede l’inizio delle partite nelle tv di tutto il mondo.



Per l’occasione anche la Rai ha una propria sigla che precede le trasmissioni dedicate al mondiale con un brano inedito. “La palla è rotonda” cantata da Mina. E visibile nel sito della Rai: La sigla Rai per i mondiali di calcio 2014

  • Promo
Alcune suggestive promo in vista di Brazil 2014











(Per molti internauti una delle sigle più gradite degli ultimi anni è quella del 2002 con la musica di Vangelis, mentre per gli italiani sembrano non finire mai le “Notti magiche” di Giannini-Bennato. Ascolta e riguarda tutte le sigle degli ultimi anni al seguente articolo: http://videoselezioneblog.blogspot.it/2010/07/mondiali-di-calcio-raccolta-sigle-dal.html)
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